Presidente dell'ARS Gianfranco Miccichè, è completato. I due nuovi esponenti del governo Musumeci, in quota Forza Italia, sono l'agrigentino Marco Zambuto e il mazarese Toni Scilla. Prendono il posto, rispettivamente, di Bernadette Grasso e di Edy Bandiera. A Zambuto va, quindi, la delega agli Enti Locali, mentre a Scilla quella all'Agricoltura. Un tournover tutto interno alla compagine azzurra, portato avanti per dare spazio a tutte le correnti interne e per garantire rappresentatività anche alle province finora escluse dalla Giunta, come appunto quella di Agrigento e quella di Trapani. Particolarmente curiosa la nomina di Zambuto che, a settembre, era stato candidato per ricoprire il ruolo di sindaco di Agrigento. Una campagna elettorale che non andò molto bene posto che Zambuto non guadagnò i voti utili nemmeno per giungere al ballottaggio, a cui arrivarono l'uscente Lillo Firetto e il neosindaco Franco Miccichè. Zambuto che era stato già anni fa sindaco di Agrigento, addirittura in quota Partito Democratico.
Oggi, invece, nella squadra di Forza Italia e vicinissimo al leader Riccardo Gallo Afflitto, è riuscito a sbaragliare la concorrenza delle altre papabili, che erano l'ex assessore del Comune di Sciacca Maria Antonietta Testone e l'attuale sindaco di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo. Giunta Musumeci che, al momento, però, non rispetta, di fatto, la legge sulle Quota Rosa, non essendoci nessuna donna all'interno della compagine di governo. In teoria, quindi, non è escluso che, nelle prossime settimane, possa esserci qualche altro assestamento di fine mandato.
Come detto, l'altro nome nuovo in Giunta è quello di Toni Scilla, deputato fedelissimo da sempre di Micciché, anche durante il periodo arancione di “Grande Sud”. Scilla ha, invece, superato la concorrenza di Michele Mancuso e di Stefano Pellegrino.