negli istituti d’istruzione di secondo grado a partire dall’8 gennaio prossimo. Com'è noto, per gli studenti di quest'ordine scolastico, la ripresa delle attività didattiche sarà limitata al 50% dell’utenza studentesca. Dal 18 gennaio, se confermato da ulteriori provvedimenti a carattere nazionale, l’affluenza dell’utenza studentesca sarà elevata al 75%. Per gli orari d’ingresso e uscita degli studenti, devono essere articolati in due fasce orarie differenziate (orientativamente 8-13 / 9-14/ 9,30-14-/ 9,30-14,30) a decorrere dal 18 gennaio. Il dipartimento sanitario attraverso l’Usca dedicata al Comparto scolastico valuterà l’opportunità di procedere al monitoraggio sanitario delle condizioni di epidemiologia, attraverso apposite attività di screening. Alle amministrazioni locali viene invece demandato il compito di prevedere idonea sorveglianza in entrata e in uscita dai mezzi di trasporto. Una scelta, quella di far tornare tra i banchi gli studenti delle superiori, che non convince tante famiglie e numerosi sindacati, alla luce dei numerosi casi di positività al Covid registrati negli ultimi giorni anche in Sicilia. Sono 140 i firmatari alla petizione Unsic – l' Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori - lanciata per rinviare l’apertura delle scuole in presenza. L' appello è rivolto anche al Governatore Musumeci. La petizione-record dell’Unsic ha trovato il sostegno ufficiale di numerose organizzazioni, come i sindacati Sgb e Confial Scuola, e associazioni in tutta Italia. In prima linea contro il rientro, a breve, degli studenti, anche Snals, Uil Scuola, Anief ed altre sigle sindacali, ma il Governo nazionale tira dritto. A meno che non ci siano delle novità nelle prossime ore, nonostante le richieste di rinvio, si tornerà, dunque, venerdì prossimo in classe anche alle superiori.
E intanto, a proposito di scuola, si parte da oggi con le iscrizioni. A parte quelle relative all'infanzia, le altre dovranno avvenire on-line, sul portale dedicato del ministero. C'è tempo fino al 25 gennaio.