In particolar modo, associazioni e comitati territoriali temono che si possa andare, nuovamente, verso una privatizzazione, di fatto, della gestione e del servizio delle risorse idriche, vanificando referendum e anni di battaglie civiche. Il governo, infatti, vorrebbe cestinare i 9 ATI, uno per provincia, e crearne uno soltanto, a livello regionale, con una gestione, quasi certamente, privata posto che, stando così le cose, soltanto una multinazionale avrebbe la forza economica per occuparsi dell'intero servizio idrico integrato siciliano. Questo il commento di Pietro Mistretta, Presidente dell'associazione L'AltraSciacca e componente del Comitato Intercopa.