E cosi’ i residenti di contrada Bordea hanno deciso di fare da sè e di non attendere più che chi di competenza si attivi.
Stamattina, giorno in cui secondo l’eco-calendario si raccoglie la frazione indifferenziata dei rifiuti si sono adoperati per rimuovere i cumuli di spazzatura abbandonati di settimana in settimana dagli incivili.
E’ stato possibile farlo grazie alla collaborazione dell’Oleificio Bono che ha messo a disposizione un mezzo meccanico per la rimozione della spazzatura. Non bastava evidentemente l’impegno e il lavoro dei residenti, i cumuli di sacchetti abbandonati imputriditi dalla pioggia erano talmente tanti e sparsi lungo la strada che era impossibile raccoglierli manualmente.
I rifiuti raccolti dal mezzo meccanico sono stati conferiti presso l’ecobus che stamattina stazionava per la raccolta della frazione indifferenziata. Non è stato possibile rimuovere tutto, troppa la quantità, pertanto i residenti, coordinati dal comitato di zona, proseguiranno la pulizia giovedì prossimo.
Una situazione diventata ormai davvero insostenibile, afferma il presidente del comitato di Bordea e Guardabasso Vincenzo Termine, non solo per i residenti che si vedono deturpare, da anni ormai, i luoghi in cui vivono, ma anche evidentemente per le numerose attività commerciali della zona, che accolgono i clienti delle loro aziende in strade invase dalla immondizia. Una immagine pessima per le aziende e per la città tutta, che nelle periferie viene trasformata dai suoi stessi cittadini in una discarica a cielo aperto.
Il tutto a fronte di costi della bolletta che sono notevolmente lievitati e che restano sempre a carico dei soliti noti che pagano e che hanno oltre alla beffa di pagare salatissimo il servizio, di avere le periferie come discariche e di doversi anche arrangiare per pulire.
Chiediamo, afferma il presidente Vincenzo Termine, che vengano apposte le telecamere fisse, che si vigili e si multi costantemente chi viola le norme, che amministrazione e cittadini tutti facciano la loro parte, noi abbiamo fatto e continuiamo a fare la nostra, pretendiamo lo facciano tutti, concludono i residenti della contrada.