in modo definitivo, la ricostruzione del Belice, dopo il tragico terremoto che, nel 1968, causò circa 300 morti e gravi danni materiali ai Comuni di Santa Margherita, Montevago, Gibellina, Salaparuta, Poggioreale, Partanna, Menfi, Salemi, Santa Ninfa e Vita. Una vicenda senza fine che registra la mancanza di decine e decine di migliaia di euro di risorse pubbliche che servirebbero ancora per completare la ricostruzione del versante agrigentino del Belice. Quarantadue famiglie di Santa Margherita, incredibile ma vero, attendono ancora di ricevere una casa, la loro prima casa, mentre un intero quartiere, quello denominato “Pasotti”, è sprovvisto completamente dei servizi pubblici di prima necessità, ossia luce, acqua e fognature. In altri tra i Comuni colpiti, invece, insistono tuttora degli immobili, pubblici e privati, danneggiati e senza restauro, mentre lo smaltimento dell'amianto, in parte, è cominciato soltanto pochi anni addietro dopo iter burocratici lunghissimi e complicati.
A Montevago, per esempio, in molte zone, lo smantellamento delle coperture in amianto non è nemmeno iniziato. Per la bonifica erano stati promessi dei soldi finora mai arrivati. Alcuni Centri hanno ultimato le loro opere di ricostruzione, altri, invece, no. E' stato calcolato, con ipotesi approssimative, che per completare definitivamente la ricostruzione delle opere pubbliche e dell'edilizia privata servirebbero circa 350 milioni di euro, di cui 12 da destinare come finanziamento a quei 42 nuclei familiari che aspettano ancora il loro primo immobile. Alcune tra queste, addirittura, hanno persino già avuto assegnato il lotto di terreno dove andare a costruire, ma attendono le somme e chissà se e quando le riceveranno. Al quartiere “Pasotti”, area dell'ex baraccopoli, mancano le urbanizzazioni primarie, eppure già oltre 100 famiglie vivono lì, famiglie che sono riuscite a ricostruire la loro casa, ma vivono in un luogo senza strade e, come detto, senza fogne, luce e acqua. Solo per sistemare questo quartiere e renderlo più vivibile servirebbero almeno 30 milioni di euro. Non solo Santa Margherita e Montevago. A Sambuca non sono arrivati mai i fondi né per finanziare i quasi 300 progetti di edilizia privata né per restaurare la Chiesa Madre e il Convento dei Cappuccini. Altri 600 progetti circa sono in attesa di finanziamento a Menfi per un totale di oltre 100 milioni di euro. I sindaci battono cassa e, mentre i conti con il passato non vengono chiusi, le comunità belicine soffrono adesso per di un altro terremoto, stavolta sociale: quello dell'emigrazione.