ecco perché non abbiamo potuto procedere prima alla decurtazione della TARI per le attività produttive danneggiate dalla pandemia e dai lockdown. Questa la precisazione di oggi dell'assessore ai Tributi Michele Bacchi, che già ieri pomeriggio era intervenuto, commentando evidentemente il disappunto sui mancati sconti in tariffa manifestato al nostro Telegiornale dal responsabile di Confcommercio Giuseppe Caruana, precisando che dalla seconda rata in avanti delle bollette del 2020 saranno applicati gli sgravi previsti, tra il 40 e il 50 per cento, a seconda del tipo di danno subito dalle chiusure imposte dallo Stato. Sconto in tariffa che sarà naturalmente garantito anche a chi avesse già pagato la tassa in un unica soluzione, anche se sono pochi i casi di questo tipo. Oggi Giuseppe Caruana prende atto, pur ammettendo di non comprendere del tutto le ragioni, delle decurtazioni solo dalla seconda rata in poi, e in ogni caso si dice soddisfatto della soluzione di questi problemi. L'assessore Bacchi ha poi annunciato l'affidamento del servizio di accertamento ad una società esterna con l'obiettivo di scovare evasori ed elusori di quella TARI che dal 2021 subirà il primo degli aumenti spalmati sul prossimo triennio, facendo anche sapere che i costi in più per la pulizia delle bonifiche nelle periferie ammontano a 400 mila euro.