da lunedì si torna alla classificazione per regioni. Saranno quasi tutte in zone gialla, ad eccezione di Sicilia, Calabria, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto che manteranno di fatto il colore arancione in vigore oggi e domani. Il ministro della Salute Speranza ha firmato ieri sera l’ordinanza che rimarrà in vigore fino al 15 gennaio, giorno in cui scadrà il DPCM attualmente in vigore e si valuterà il da farsi.
In Sicilia l’arancione è stato “rinforzato” con una pennellata di colore (giusto per utilizzare questgo linguaggio) arrivata dal presidente della Regione che di fatto impone ulteriori limitazioni. Una ordinanza, quella firmata ieri sera da Nello Musumeci, che entra in vigore da domani e fino al 31 gennaio, la cui novità principale riguarda la chiusura delle scuole, tutte ad eccezione dell’infanzia con i bambini dai 3 ai 6 anni che, dunque, continueranno a svolgere l’attività in presenza. Tutti gli altri studenti siciliani non torneranno in classe lunedì prossimo, ma effettueranno la didattica a distanza. Gli studenti delle superiori fino al 31 gennaio prossimo, quelli della scuola primaria e secondaria di primo grado fino a sabato 16 gennaio. Didattica a distanza fino alla fine del mese anche per le università. Un provvedimento, quello della chiusura delle scuole, che tiene conto delle specifiche indicazioni pervenute in questi giorni dal Comitato Tecnico Scientifico regionale e delle iniziative in ordine sparso assunte da alcuni sindaci dell’isola.
L’ordinanza del presidente Musumeci concede inoltre ai sindaci la facoltà di disporre ulteriori misure limitative, per tutta la giornata o in determinate fasce orarie, prevedendo la chiusura di vie o piazze dove si registrano assembramenti o consentendo alle attività commerciali di effettuare l’orario continuato o adottare altre misure per regolamentare gli accessi agli esercizi commerciali.