quella che collega Caltabellotta con Sciacca. La Protezione Civile Regionale sta intervenendo, in questi giorni, per far cadere i massi pericolanti, siti sul costone che costeggia la strada, pericolo che aveva determinato la chiusura dell'arteria provinciale. Tecnicamente si chiamano operazioni di “disgaggio dei massi”, in particolar modo di quelli che erano stati monitorati, catalogati e contrassegnati come pericolanti e pericolosi per la pubblica incolumità. Le foto, che stiamo vedendo, testimoniano, infatti, l’importanza dell’intervento e la necessità di chiudere questo tratto di strada per eliminare un pericolo incombente. I lavori, finanziati con somma urgenza per poco più di 200 mila euro, procedono celermente. La strada, interdetta da circa 3 mesi, dovrebbe essere riaperta entro il mese di gennaio. Una volta eliminati i massi pericolanti, sarà posizionata, al centro della strada, una barriera paramassi, e si potrà percorrere a senso unico alternata con la presenza di impianti semaforici. Successivamente, attraverso finanziamenti nazionali più corposi, si presenterà un progetto di messa in sicurezza che prevede la collocazione di rete metallica sul costone al fine di scongiurare in modo definitivo il pericolo di caduta dei massi. Non è la prima volta, infatti, che la sp37 viene chiusa proprio per questo motivo.
Al momento, coloro che vogliono uscire dal centro abitato di Caltabellotta devono attraversare il borgo di Sant'Anna e, poi, percorrere la strada statale 115, allungando, ovviamente, i tempi di collegamento anche con i principali nosocomi ospedalieri, ossia quelli di Sciacca, Ribera ed Agrigento.