che giornalmente mette a dura prova chi vi transita. Sicuramente una bella notizia, ma perché non approfittare dei lavori per risolvere il problema delle perdite idriche alla base? È questa la questione sollevata oggi, attraverso un comunicato stampa congiunto, a firma degli ex consiglieri Salvatore Monte, Calogero Bono, Carmela Santangelo, Giuseppe Milioti, Pasquale Bentivegna, Silvio Caracappa, Gaetano Cognata e Lorenzo Maglienti. L’intervento della sistemazione del manto stradale – si legge nella nota – potrebbe trasformarsi in una bolla di sapone se non si provvede parallelamente ad ipotizzare interventi più approfonditi che possano garantire un’efficacia duratura dei lavori e non, come accade sempre più spesso, soltanto un intervento temporaneo. Come a dire: se si asfalta nuovamente una strada, ma la rete idrica continua ad essere fatiscente, di lì a poco tempo il manto stradale cederà di nuovo. Perchè non approfittare – inoltre - di questo cantiere per dare il via alla realizzazione di alcuni sotto servizi utili ai residenti della zona? - chiedono ancora gli ex consiglieri di opposizione. Intraprendere un forte dialogo con chi abita in zona – concludono Monte, Bono, Santangelo, Milioti, Bentivegna, Caracappa, Cognata e Maglienti – potrebbe essere la prima strada maestra da seguire.
Il problema, infatti, è la vetustità delle condotte. Una questione che accomuna, in pratica, tutta la città di Sciacca. Lo testimoniano le numerose perdite idriche presenti un po’ in tutte le zone cittadine, dal centro alle periferie. Oggi prendiamo, come esempio, quella presente in via Giotto, segnalataci da un nostro telespettatore. Così come in altre arterie, si risolve una perdita in un punto della strada e se ne forma una nuova poco più in là, a conferma che il problema sia proprio la rete idrica sotto l’asfalto. Intanto litri e litri di acqua si disperdono lunto la via Giotto, senza che nessuno si premuri di intervenire.
Passando, poi, ad un altro grave problema cittadino, quello relativo all’abbandono dei rifiuti nelle perifeirie, una grande quantità di amianto è stata individuata in un terreno agricolo di contrada Marchesa, nei pressi della strada principale, quella che conduce all’Istituto Superiore “Calogero Amato Vetrano” di Sciacca. A scovarla e fotografarla è stato il gruppo saccense di “Fratelli d’Italia”. Dopo il recente reportage fotografico relativo ad alcune discariche a cielo aperto cittadine, “Fratelli d’Italia” continua, dunque, a testimoniare come il problema relativo all’abbandono indiscriminato dei rifiuti, pure quelli speciali, sia tutt’altro che risolto. L’amianto presente in contrada Marchesa non rappresenta solo un gesto d’inciviltà, ma anche un grave problema per la salute, essendo, oltretutto, spezzato. Le sue polveri, com’è noto, sono infatti nocive. Il gruppo politico fa riferimento all’intervento di bonifica del territorio saccense da parte dell’ex assessore Getano Cognata e chiede al sindaco, Francesca Valenti, di attenzionare nuovamente la questione, predisponendo una nuova ricognizione dell’amianto abbandonato per le strade e provvedendo ad effettuare la raccolta e lo smaltimento. A maggior ragione se l’amianto è presente nei pressi di una scuola. Non solo. Dell’eternit è stato lasciato anche in un’altra discarica, quella che puntualmente viene a formarsi in località Santa Maria, nei pressi della strada per Grattavoli. Insomma, occorre intervenire attraverso nuove bonifiche delle periferie.