da lunedì prossimo potrà riprendere in presenza oppure dovrà continuare on-line. Com’è noto, invece, riguardo gli istituti d’istruzione secondaria superiore, la sospensione dell’attività all’interno delle aule scolastiche ( a meno che non ci siano novità ) è prevista fino al 30 gennaio. La decisione del Governatore della Regione Nello Musumeci di sospendere l’attività didattica in presenza al ritorno dalle vacanze natalizie ha preso in contropiede i genitori degli studenti ( per intenderci ) delle elementari e delle medie, che da un giorno all’altro hanno dovuto organizzarsi per la didattica a distanza dei propri figli; in particolare quei genitori lavoratori che la mattina devono lasciare casa per raggiungere il posto di lavoro. Le difficoltà che, ad oggi, devono affrontare questi nuclei familiari, non sono poche.
In primis i devaice. Mentre ormai alle medie un po’ tutti gli studenti hanno a disposizione un proprio smartphone con cui collegarsi la mattina e seguire le lezioni, anche senza la guida di un adulto, per i bambini delle elementari occorre avere un tablet, un computer o anche uno smartphone da far utilizzare al proprio figlio o ai propri figli ( possono essere, infatti, più di uno). E già questo non è scontato.
Altro punto cruciale è quello di organizzarsi per non lasciare soli bambini e ragazzi. Se, infatti, durante la sospensione dell’attività in presenza dello scorso anno, anche tutte le altre attività economiche si sono fermate o hanno previsto un lavoro da casa, questa volta, in Sicilia, è stato deciso, di sospendere, soltanto, l’attività scolastica all’interno dei locali scolastici. Quindi, da lunedì scorso, ed oltretutto senza un adrguato preavviso, alcuni genitori hanno dovuto assentarsi dal lavoro; altri richiedere ( ove previsto ) il lavoro agile o lo smartworking; altri ancora hanno dovuto far ricorso a terzi ( nonni, zii, vicini di casa o gente esterna ) chiedendo loro di badare ai piccoli studenti in collegamento con la scuola. Le difficoltà, spesso, poi, non si esauriscono la mattina. Durante la Dad, gli studenti ( e ribadiamo, in particolare i bambini ) devono essere continuamente seguiti anche il pomeriggio. Alcuni insegnanti seguono un orario pomeridiano per la consegna o la ricezione dei compiti svolti. Occorre, dunque monitorare se l’insegnante alle 16:00 piuttosto che alle 17:00 abbia lasciato nuovi compiti e provvederere, poi, alla restituzione delle attività svolte.
A tutto questo si aggiungono le ripercussioni psicologiche e comportamentali che la Didattica a Distanza provoca. Da un lato lo stress dei genitori che devono star dietro ai propri figli; dall’altro la stanchezza e il nervosimo dei ragazzi costretti a stare costantemente, da mattina a sera, davanti ad uno schermo. E ciò accade anche per gli studenti più grandi delle superiori: per la maggiore anche loro vorrebbero tornare a seguire le lezioni in presenza.
Insomma, quello vissuto da numerose famiglie in questi giorni è un disagio non indifferente. Ancora una volta si trovano in balia di decisioni assunte all’ultimo momento. E verosimilmente si dovrà attendere tra venerdì e sabato per sapere se lunedì 18 gennaio gli studenti della primaria e della secondaria di primo grado potranno tornare in classe o dovranno continuare con la Didattica on-line. Purtroppo tutto gravita intorno alla diffusione del covid tra la popolazione. È una situazione nuova, imprevedibile e differente da zona a zona. Se, infatti, in determinate realtà la curva dei contagi sta subendo un’impennata preoccupante, per altre ( come Sciacca ) la situazione è, attualmente, sotto controllo. Bisogna, dunque, capire se i prossimi provvediementi riguardo la scuola saranno assunti per tutta la regione ( ed allora molto probabilmente si continuerà con la Didattica a Distanza ) oppure se i singoli Comuni avranno libertà di scelta. Forse, in questo caso, in diverse città si riprenderà, per le scuole di base, con la didattica in presenza. In ogni caso, si deve attendere come si evolverà la situazione epidemiologica nei prossimi giorni.