Il cosiddetto richiamo interessa, in realtà, i 15 sanitari in servizio al Giovanni Paolo II che furono tra i primi, nel periodo delle festività natalizie, ad essere stati vaccinati. Allora si erano recati a Palermo, oggi potranno effettuare il richiamo all’ospedale di Sciacca. Da sabato prossimo poi inizierà la somministrazione della seconda dose per tutti gli altri, secondo l’ordine di vaccinazione messo in campo a partire dal 2 gennaio scorso. Le dosi necessarie al richiamo sono state prudenzialmente accantonate e per fortuna, viene da commentare, vista la notevole riduzione di vaccini operata dalla Pfizer negli ultimi giorni. All’ospedale di Sciacca si avvia, dunque, il richiamo per quanti hanno già avuto somministrata la prima dose, passati 21 giorni , ma la campagna di vaccinazione per quanti hanno diritto in questa prima fase subisce sostanzialmente uno stop. Parliamo degli ultraottantenti nelle nostre zone, posto che tutti gli operatori socio sanitari e anche il personale amministrativo sono già stati vaccinati. Insomma, si era partiti bene, ma la "marcia" della campagna vaccinale rischia di subire una pesante battuta d'arresto a causa dei tagli alle forniture effettuati dall'azienda Pfizer.
In Sicilia sono state 94.716 le dosi inoculate finora, il 71,7% di quelle che sono state consegnate all'Isola, secondo il dato aggiornato a ieri sera.
Il rallentamento è però adesso inevitabile perché oltre alla mancata consegna questa settimana del 29% delle dosi programmate, ci sarà una pur lieve ulteriore riduzione delle consegne da parte della Pfizer, con conseguente ulteriore riduzione delle dosi per le regioni, Sicilia inclusa. Questo comporta la necessità di rallentare le somministrazioni perchè ogni realtà deve avere in magazzino le scorte per potere somministrare nei tempi previsti i cosiddetti richiami.