L’atto di indirizzo, in particolare, “impegna il governo regionale, a porre in essere le opportune misure di assistenza per i pazienti guariti dal Covid, come esenzioni sanitarie per gli esami ambulatoriali e diagnostici, per l’acquisto di farmaci e di ulteriori presidi medici necessari. E a realizzare un programma di spesa dei pazienti guariti dal Covid allo scopo sia di sostenere le persone che hanno già dovuto affrontare tale patologia, sia di individuare e catalogare gli effetti postumi o complicanze a medio e lungo termine della malattia che possono richiedere interventi sanitari, sia ai fini di un’adeguata programmazione delle risposte del sistema sanitario regionale alle attuali esigenze emergenziali”. Un programma che la commissione Salute ritiene necessario in considerazione del fatto che “in molti soggetti guariti, che in Sicilia sono 58mila a fronte di 97mila casi di soggetti positivi, permangono serie conseguenze che vanno dalla spossatezza all’insonnia, ma anche gravi ripercussioni alle vie respiratorie e al sistema cardiocircolatorio. Postumi che – si legge nella risoluzione - necessitano di un costante controllo ma che è pressoché a totale carico dei pazienti non essendo previsto dal nostro Sistema sanitario regionale, ad oggi, le opportune misure di assistenza, esenzioni sanitarie o programmi di presa in carico post-guarigione per questi pazienti. Ai fini di un’adeguata programmazione delle risposte del Sistema sanitario regionale, come previsto anche da altre regioni, appare opportuno mettere a punto misure di assistenza per i pazienti guariti dal Covid sia un programma di sorveglianza e ricerca sanitaria al fine di individuare eventuali effetti postumi o complicanze a medio e lungo termine che possano richiedere interventi sanitari”. “Comprendendo le difficoltà che il governo regionale può avere in termini di copertura economica per la realizzazione di un piano di presa in carico che coinvolge così tante persone – sottolinea La Rocca Ruvolo – ritengo necessario avviare già adesso un’interlocuzione con il governo nazionale per un confronto sulla programmazione e le risorse necessarie”.