Buone notizie dunque, perché il tasso di positività scende ancora, dal 6,6% al 4,9%. Ancora alto, purtroppo, il numero dei morti: 33 oggi, ieri erano stati 32. 787 i guariti mentre sono stabili i ricoveri sia in regime ordinario sia in terapia intensiva. Gli attuali positivi nell’isola sono 47.627, e cioè 338 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.444 sono ricoverati in regime ordinario, 3 in più rispetto a ieri, e 223 in terapia intensiva, più uno. 45.960 le persone in isolamento domiciliare. Dei nuovi casi registrati, sono 28 quelli accertati in provincia di Agrigento dove la curva dei contagi resta dunque sotto controllo, 359 in provincia di Palermo, 207 a Catania, 259 a Messina, 42 a Caltanissetta, 92 a Trapani, 18 a Siracusa, 52 a Enna e 18 a Ragusa. Da domani, intanto, la Sicilia sarà l’unica regione d’Italia in zona rossa. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato le ordinanze che entreranno in vigore fra meno di 24 ore. Le zone rosse saranno in vigore in Sicilia (era già noto che l’isola avrebbe avuto restrizioni per un'altra settimana) e nella Provincia Autonoma di Bolzano. Restano gialle 4 regioni: Campania, Basilicata, Molise e Toscana, più la Provincia autonoma di Trento. In area arancione le rimanenti 14 Regioni, compresa la Lombardia. La settimana scorsa, alla luce dei dati del contagio in Sicilia, era stato il presidente della Regione Nello Musumeci a chiedere l'istituzione della zona rossa al ministro della Salute, Roberto Speranza. E se il Partito Democratico torna a sollecitare Musumeci affinchè venga revocata la zona rossa regionale, adesso è anche la Lega, con il segretario regionale Nino Minardo, a chiedere a Musumeci di ripensarci e di limitare le zone rosse solo alle aree dove maggiore è il numero dei contagi.