e dunque il rapporto tra contagiati e test effettuati è del 3,4%. E' quanto si evince dal bollettino di oggi, 27 gennaio, del ministero della Salute. Oggi è assai elevato il numero dei guariti che supera abbondantemente quello dei nuovi positivi, sono state 1407 le guarigioni nelle ultime 24 ore. Purtroppo resta alto il numero dei morti, sono stati 38 e il totale delle vittime dall'inizio della pandemia è così salito a 3.334. Stabili i ricoveri nelle terapie intensive. Nelle rianimazioni ci sono 232 persone (+3), mentre il totale dei pazienti ricoverati è 1653 (-11). Il numero degli attualmente contagiati in Sicilia resta così sopra quota 47 mila (47.030 ma 45.377 sono in isolamento domiciliare). Riguardo alla distribuzione dei nuovi casi tra le varie province, Catania 230 nuovi casi, Palermo 270, Messina 192, Trapani 87, Siracusa 97, Ragusa 15, Caltanissetta 52, Agrigento 36, Enna 17. Sono ore decisive, intanto, per capire se la Sicilia cambierà colore da domenica prossima. Qualche ora ancora e scopriremo se l’indice Rt, come appare dalla riduzione dei contagi, ci permetterà di condividere con il governo centrale il possibile declassamento del rischio della regione. Così l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, riferendo all’Assemblea Regionale Siciliana sulla situazione epidemiologica nell'isola, attualmente in zona rossa. Con il calo dei nuovi positivi degli ultimi giorni, la Regione potrebbe uscire dal massimo livello di rischio e passare nella zona arancione. La Sicilia, ha aggiunto Razza, è tra le regioni italiane che hanno il maggior rispetto dei parametri di ospedalizzazione, che vedono una soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per la degenza ordinaria. L'isola in questo momento si trova al di sotto di entrambi i parametri, ha concluso l’assessore.