aperture del maestoso Duomo di Montevago, quello distrutto dal terremoto del Belice nel 1968. I lavori di messa in sicurezza, catalogazione dei massi e recupero dei gradini procedono speditamente e rientrano nell'ambito degli interventi finanziati dalla Regione Siciliana per un totale di circa 750 mila euro. Il progetto prevede la rimozione dei massi rimasti all'interno della struttura dopo il crollo provocato dal sisma, la messa in sicurezza delle colonne e, quindi, la fruizione al pubblico della pavimentazione interna della chiesa per fini turistici.
Recuperare il Duomo rientra nel progetto, ancor più ambizioso, di riportare a nuova vita il vecchio centro di Montevago, già interessato recentemente dalla mostra a cielo aperto denominata “Percorsi Visivi”. Un altro progetto da un milione di euro per un ulteriore intervento di recupero e valorizzazione del vecchio duomo del centro belicino è già stato presentato dal Comune di Montevago al ministero dei Beni culturali. I mezzi meccanici attualmente stanno recuperando la reale volumetria del grande complesso, che ha scandito il tempo per oltre 150 anni prima di essere distrutto dal terremoto.
Non è escluso che, una volta consolidate le strutture perimetrali superstiti, si possano rinvenire, oltre al pavimento, anche reperti sacri e non, rimasti seppelliti per 53 anni sotto le macerie. Ascoltiamo adesso l'intervista al Direttore dei Lavori, l'architetto Alfonso Cimino, raggiunto dal collega Francesco Graffeo per il blog “Il Futuro dipende da te”:"sono lavori importanti per restituire l'anima a questo territorio. Senza questi interventi preliminari di catalogazione e pulizia, non si potranno mai portare avanti quelli successivi di ricostruzione".