È questo l’obiettivo dell’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Sciacca che ancora una volta ha voluto donare dei libri ai bambini della città in una solennità civile nazionale, il Giorno del Ricordo, in cui viene commemorata “la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Il sindaco Francesca Valenti e l’assessore all’Istruzione Gisella Mondino questa volta hanno incontrato gli alunni della primaria del plesso “Loreto” dell’istituto comprensivo “Dante Alighieri”. Una scuola scelta simbolicamente così come avvenuto lo scorso 27 gennaio con la Sant’Agostino, per rappresentare tutti i bambini di Sciacca. Le autorità cittadine hanno donato libri della letteratura dell’infanzia, di grandi autori, con un esplicito “invito a leggere contro l’indifferenza”, per conoscere, approfondire la storia, passata e recente, per diventare dei cittadini consapevoli. L’iniziativa, in occasione di altri anniversari importanti, vedrà il coinvolgimento di altre scuole. Sindaco Valenti e assessore Mondino hanno, infine, consegnato agli alunni un elenco di nuovi libri per bambini, acquistati di recente dalla biblioteca comunale “Aurelio Cassar” con l’invito a chiederne il prestito e ad appassionarsi sempre di più alla lettura.
Anche ad Agrigento, in occasione del “Giorno del Ricordo”, sono state commemorate le vittime delle foibe. Il Prefetto Maria Rita Cocciufa ha consegnato il diploma e la medaglia di riconoscimento conferita dal Presidente della Repubblica al Sig. Salvatore GARLISI, nipote del defunto Angelo GARLISI, canicattinese, che il 17 maggio del 1945 venne catturato dai partigiani jugoslavi a Trieste e deportato. Alla cerimonia, ristretta causa covid, ha partecipato anche il primo cittadino di Canicattì. Il Prefetto ha sottolineato la rilevanza della ricorrenza che sancisce un riconoscimento di un capitolo molto doloroso della storia dell’Italia per molto tempo caduto nell’oblio. “Soffermarsi sul passato – ha dichiarato il prefetto Cocciufa - costituisce non solo un doveroso omaggio alle vittime di una tragedia ma anche un’occasione per conservarne la memoria fra le giovani generazioni, affinchè possano evitare il ripetersi di quei tragici eventi”