essere: “Le Comiche”. Per l'ennesima volta, l'Assemblea Regionale Siciliana ha rinviato le elezioni di secondo livello per le ex Province. Con voto segreto (38 favorevoli e 16 contrari), ieri sera l’Ars ha approvato un emendamento che rinvia il voto che era stato calendarizzato per il prossimo 28 e 29 marzo. Sull’emendamento, il governo regionale aveva espresso parere contrario e spingeva per il regolare svolgimento delle elezioni. Dunque, parlamentari della maggioranza hanno votato contro l'imput del governo che sostengono. Contro il rinvio ha votato Forza Italia, ma tanti sono stati i franchi tiratori nella maggioranza che sostiene il governo Musumeci.
E’ da quasi 8 anni che le elezioni, pur di secondo livello, vengono rinviate per i motivi più svariati. Ieri sera l’ennesimo stop al voto.
Questa sembrava la volta buona, mancava ormai poco più di un mese. Invece, ancora una volta, un nulla di fatto. Come si ricorderà, le ex Province furono abolite con legge regionale nel 2013, allora la norma fu spinta dal governo di Rosario Crocetta. Gli enti furono trasformati in Liberi Consorzi e vennero istituite le tre città metropolitane di Palermo, Catania e Messina: da allora, però, si sono succeduti commissari su commissari, tutti nominati dalla Regione. Intanto gli enti, senza una guida politica di nessun tipo, sono entrati in profonda crisi finanziaria, tranne il Libero Consorzio di Agrigento che, nonostante tutto, è riuscito a galleggiare e possiede un ampio parco progetti. Il Commissariamento, di proroga in proroga, è andato avanti sia con Crocetta sia con Musumeci, mentre si è perso ormai il conto di tutte le elezioni prima messe in calendario e poi annullate. Adesso dovranno essere nuovamente calendarizzate.