promossa per lunedì prossimo dalla Cna in tutta la provincia di Agrigento. Delegazioni territoriali della confederazione incontreranno in tanti comuni sindaci e presidenti dei consigli comunali per provare a sensibilizzare le istituzioni sulla drammatica crisi economica che stanno vivendo gli operatori dei settori della ristorazione, agroalimentare ed eventi, messi in ginocchio dalle estenuanti e perduranti restrizioni legate alle disposizioni governative messe in campo per contrastare l’emergenza sanitaria. Alle 10,30 nelle sedi municipali verrà consegnato un documento con specifiche richieste per richiamare l’attenzione delle amministrazioni comunali sugli strumenti da adottare, in tempi rapidi, per evitare che il comparto, ormai allo stremo, chiuda i battenti. “Si tratta di una protesta simbolica, pacifica e responsabile – assicurano i vertici provinciali della Confederazione – ma certamente convinta, fortemente connotata da soluzioni ragionevoli che esprimono la ferma volontà di non essere abbandonati per potere ripartire. Approfittando del fatto che nelle prossime ore la Sicilia passerà in zona gialla, invochiamo per le attività di ristorazione - aggiungono il presidente Francesco Di Natale e il segretario Claudio Spoto - il prolungamento dell’ingresso nelle attività fino alle ore 21 con chiusura alle ore 22. Un altro tema sensibile è quello dell’esenzione dei tributi locali, con particolare riferimento alla Tari che è strettamente connessa all’operatività delle imprese. Lunedì la Cna sarà presente in buona parte dei Comuni della provincia, a partire dalla città capoluogo, per un confronto con chi ha la responsabilità di amministrare i territori. Ai sindaci e ai presidenti dei consigli comunali verrà chiesto un impegno diretto per gli atti di pertinenza e un impegno in termini di pressing rispetto ai provvedimenti di competenza dei governi regionale e nazionale come, ad esempio, gli aiuti a fondo perduto e ulteriori moratorie. L’impatto fortissimo delle limitazioni sul comparto della ristorazione e dei pubblici esercizi ha indebolito sensibilmente l’intera filiera che comprende una parte significativa dell’agricoltura e della trasformazione dei prodotti agricoli. Per non parlare che a valle della filiera vi sono numerosi settori inevitabilmente connessi e caratterizzati dagli eventi. E’ nota la difficilissima condizione delle aziende di catering così come le agenzie di organizzazione eventi, fotografi, service, lavanderie, fiorai e commercianti di abiti da cerimonia, bomboniere e simili che dipendono proprio dagli eventi e dalle cerimonie. Per dare supporto, vicinanza e solidarietà agli operatori economici colpiti più di altri dagli effetti della pandemia – concludono il presidente Di Natale e il segretario Spoto – la CNA ha deciso di attivare questa iniziativa con l’obiettivo di condividere un percorso di ripartenza e di sostegno”.