Un cittadino ha trovato, per più giorni, dei sacchetti di rifiuti all’interno del proprio appezzamento di terreno, sito tra le contrade Bordea e Guardabasso. Il proprietario della terra, un ottanduenne, ha prontamente denunciato il fatto a chi di dovere ma, non sapendo cosa fare dei rifiuti, armandosi di buona volontà, ha caricato i sacchetti, contenenti di tutto, sulla propria auto e si è recato all’isola ecologica di contrada Perriera.
Qui, però, gli operatori ecologici non hanno ritirato la spazzatura, poichè indifferenziata. A quel punto, il cittadino, non sapendo come liberarsi dei rifiuti, ha aperto i sacchetti, differenziato il loro contenuto e conferito ( questa volta con successo ) quel che altri avevano abbandonato nella sua proprietà. Oltre il danno, la beffa, perché, una volta tornato in campagna, l’anziano signore ha trovato nuovamente altri rifiuti lasciati fuori il cancello della sua proprietà. La foto che vi mostriamo è stata scattata questa mattina. L’uomo, esasperato, si è rivolto alla nostra redazione, chiedendo cosa debba fare chi si trova in questa situazione e, soprattutto, se sia normale che all’isola econologica non sia possibile conferire l’indifferenziata. Un problema, questo, sollevato nel tempo da più cittadini. Chi si trova in città soltato per pochi giorni, ad esempio, non trovandosi nelle condizioni di rispettare un ecocalendario di raccolta, come può disfarsi dei propri rifiuti? C’è chi riferisce di consegnare, durante le brevi trasferte, i sacchetti a parenti, chiedendo loro di gettare anche la propria spazzatura, ma questo non è concepibile in una società civile. Evidentemente, la scelta di non accettare in nessun caso i rifiuti indifferenziati all’isola ecologica di contrada Perriera è da rivedere. Non tutti i saccensi hanno il senso civico del cittadino di cui vi abbiamo parlato in apertura del servizio e, non sapendo cosa fare dei rifiuti, li abbandonano per strada. In questo modo, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, non può placarsi. Non bastano le multe, occorre maggiore efficienza nella raccolta.
Sono, infatti, di questa mattina queste immagini riguardanti le bretelle di collegamento alla contrada Bordea che per l’ennesima volta si stanno trasformando nuovamente in discariche. Ai bordi delle strade, di giorno in giorno, aumentano i sacchetti abbandonati.
Altro esempio di inciviltà, quello segnalato da un’attività commerciale di via Pietro Gerardi, in centro storico. Uscito il mastello, la proprietaria, l’indomani, l’ha trovato distrutto. Un atto vandalico oppure il gesto di chi ha provato a rubarlo e non è riuscito nell’intento, posto che, proprio per evitare che qualcuno si prendesse la briga di sottrarlo ( anche questa, infatti, è una pratica balorda diffusa ) il mastello era provvisto di catena e lucchetto. Episodi del genere, sono, purtroppo, diffusi in città.
Cambiando, di poco, argomento, la primavera fa capolino anche lì dove non dovrebbe. Spunta verde e rigogliosa, l’erba, in via Cappuccini, ai bordi dei marciapiedi e sotto gli alberi. Occorrerebbe estirpare il prima possibile la vegetazione spontanea non solo lungo la via principale ma, come avevamo segnalato nei giorni scorsi, un po’ in tutta la zona, comprese le arterie secondarie ed i vicini rioni.