L’isola rimarrà in zona gialla almeno fino al 28 febbraio prossimo. Lo si desume dal tasso di positività, anche ieri il più basso in Italia, dalla situazione dei ricoveri negli ospedali e dall’incremento giornaliero dei nuovi casi che si è registrato negli ultimi sette giorni. Ovviamente sarà il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità a sancire ufficialmente una situazione che, dopo le settimane in zona rossa e poi in zona arancione, hanno portato la Sicilia da lunedì scorso in zona gialla, con conseguente allentamento delle misure restrittive.
Contrariamente a tante altre regioni italiane che rischiano di passare in zona arancione, la Sicilia questa settimana non subirà cambiamenti, neanche quelli auspicati nelle previsioni più ottimistiche. Insomma, nessuna possibilità di passaggio in zona bianca, quella per la quale è necessaria una incidenza di meno di 50persone positive su 100 mila abitanti. Non è solo un problema di numeri, peeraltro, a fronte dell’allarme legato alle varianti, soprattutto quella inglese, che pure si registrano nell’isola.
Con il mantenimento della zona gialla non cambierà nulla sulle misure in vigore in Sicilia, nonostante gli auspici del presidente della Regione Nello Musumeci che nei giorni scorsi si era detto contrario all’ipotesi del lockdown auspicando, al contrario, un progressivo allentamento delle attuali restrizioni.
Qualche novità potrebbe arrivare sul fronte scuola. Al momento in Sicilia la didattica in presenza per le superiori è garantita solo al 50% nonostante la possibilità di arrivare al 75%. L’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla ha ventilato nei giorni scorsi l’ipotesi di consentire, a fine mese, la presenza in classe del 75% degli studenti, ma è arrivato il freno da parte della Cgil.