che potranno derivare da un grande parco eolico che potrebbe nascere in mare aperto, proprio in mezzo al canale di Sicilia.” A dichiararlo è il Presidente del Distretto della Pesca, Nino Carlino, che invita le autorità competenti a valutare con attenzione tutte le problematiche che potrebbero sorgere a seguito dell’occupazione di una grandissima area marina da parte di un parco eolico con circa 160 pale. “Si profilano – dice ancora Carlino – gravi difficoltà per le marinerie siciliane a cui vengono sottratti ogni giorno spazi di pesca significativi, mentre il restringimento del canale di Sicilia potrebbe anche provocare problemi per la navigazione commerciale. Non meno preoccupante – dichiara il Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu – è il recente provvedimento del Direttore Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura che sembra obbligare le unità di pesca a scegliere un unico tipo di pesca da praticare nel corso dell’anno, con evidenti ripercussioni nell’economia delle imbarcazioni che tradizionalmente adattano la loro pesca alle necessità e contingenze del periodo. Sulla vicenda è già intervenuto l’Assessore Regionale alla Pesca, Toni Scilla, che ha condiviso tali problematiche. L’auspicio è, quindi, che a breve possa essere trovata una soluzione che salvaguardi l’attività dei pescatori siciliani.”