quanto meno con il senso unico alternato. Lo ha detto ieri in occasione di un nuovo sopralluogo effettuato nella parte sottostante il ponte, chiuso ormai da 7 anni, l'ingegnere Pio D'Arrigo, il professionista incaricato dal Genio Civile di completare lo studio sulla stabilità del viadotto da allegare al progetto esecutivo per la messa in sicurezza definitiva del ponte. Il professionista non ha ritenuto dunque di potersi sbilanciare più di tanto né sui tempi né sulla possibilità di una apertura parziale del viadotto, limitandosi ad affermare che tali verifiche richiederanno circa due mesi di tempo. D'Arrigo è lo stesso tecnico che nel 2017 era stato incaricato dall'amministrazione comunale in carica di valutare le condizioni statiche e sismiche per una eventuale riapertura al transito del viadotto Cansalamone. Ed il sindaco Francesca Valenti, presente ieri al sopralluogo insieme agli assessori Roberto Lo Cicero e Sino Caracappa, ha confermato la sua fiducia sul possibile futuro via libera alla riapertura. L'auspicio definitivo è comunque quello di un iter più snello per il futuro, anche perchè le verifiche statiche effettuate recentemente avevano fornito esiti incoraggianti. L'obiettivo è quello di realizzare l'investimento di quasi 3 milioni di euro finanziato negli anni scorsi nell'ambito delle risorse all'epoca licenziate con il "Patto per il Sud" e tuttora congelate in attesa che si possa varare l'intervento, in un ambito che è quasi la dimostrazione plastica di come dalle nostre parti la macchina burocratica della Regione Siciliana, pur in presenza di una disponibilità oggettiva di risorse economiche, non riesca a procedere ancora più velocemente.