Lo stabilisce la circolare firmata dall’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla che già da giorni aveva ventilato questa possibilità, pur ricevendo anche pareri contrari, come nel caso della Cgil. La soglia del 75% non sarà comunque obbligatoria da subito. L’assessore all’istruzione ha dato facoltà ai dirigenti scolastici di raggiungerla in maniera graduale e progressiva in base alle specifiche situazioni di ogni singola scuola. Al momento, lo ricordiamo, la didattica in presenza alle superiori è garantita al 50%.
il problema principale è quello dei trasporti. L’assessorato regionale alle Infrastrutture e alla mobilità ha assicurato che da lunedì la capacità dei mezzi sarà adeguata ai nuovi flussi. A vigilare su questo aspetto saranno i prefetti sulla base dei piani che erano già stati messi a punto prima delle festività natalizie quando si contava di far ripartire da gennaio la didattica in presenza nelle scuole superiori. Piani rimasti nei cassetti con la successiva dichiarazione della zona rossa in Sicilia. Soltanto da febbraio studenti e insegnanti sono tornati in classe, ma al 50%. Adesso il governo regionale conta di raggiungere il 75% delle presenze in aula degli studenti, seppure l’assessore regionale all’istruzione non escluda ulteriori modifiche nelle prossime settimane se l’andamento dei contagi nell’Isola dovesse cambiare.
“Con l’occhio sempre rivolto all’andamento dell’epidemia sul territorio regionale e nel massimo rispetto dei criteri posti alla base della tutela della salute pubblica, anche attraverso lo screening della popolazione scolastica – ha commentato l’assessore Lagalla – ci apprestiamo a compiere questo passo per ripristinare la funzionalità scolastica e restituire a docenti e studenti l’agognata normalità. Saranno, dunque, i dirigenti scolastici stabilire se già da lunedì la didattica in presenza potrà arrivare al 75% e in ogni caso organizzarsi per raggiungere l’obiettivo fissato dall’assessorato regionale all’istruzione.