Una situazione esplosiva, ma non nuova. Va avanti così da tempo, con ricognizioni continue da parte del comune di Sciacca e conseguenti provvedimenti nei confronti di associazioni e confraternite che si sono viste requisire parte dei locali a loro disposizione. Il problema è che adesso anche queste disponibilità sarebbero venute meno e le salme in attesa di tumulazione riempiono gli stessi loculi del cimitero adibiti a deposito. Eppure le aree dove realizzare loculi, sarcofagi e cappelle ci sono, lo dimostra il fatto che giusto il 4 luglio è scaduto il nuovo bando pubblicato dal comune di Sciacca. Era relativo alla possibilità per privati e associazioni di acquistare le aree ancora libere. Tantissime le richieste pervenute e complicato, dunque, il lavoro di verifica dei requisiti che erano stati richiesti ai fini della graduatoria, poi, degli aventi diritti. I tempi burocratici si sa, non sono brevi. Ma a ciò è necessario aggiungere anche le questioni legate al ritardo nell'approvazione del bilancio 2016, avvenuta solo a febbraio, mentre quello 2017 deve ancora essere predisposto, per comprendere come ancora si attenda la realizzazione dei famosi 200 nuovi loculi, annunciati alla fine del 2015 dall'amministrazione comunale. Dovevano essere realizzati con il sistema prefabbricato, 100 erano stati messi a dispozione dei cittadini, altri 100 dovevano servire al comune di Sciacca per soddisfare le richieste che nel frattempo sarebbero pervenute. E invece, siamo ancora alla requisizione e anche questo sistema non è in grado di evitare, come succede in questi ultimi giorni, che le salme rimangano a deposito.