riguarda le elezioni amministrative previste intorno al prossimo maggio. Questa, almeno, sarebbe l'intenzione del nuovo governo Draghi che non vorrebbe correre rischi, relativamente all'aumento dei casi da collegare alla pandemia da covid -19 e alle sue varianti. La questione riguarda da vicino pure 5 comuni della provincia di Agrigento: si tratta di Canicattì, Favara, Porto Empedocle, Montevago e San Biagio Platani. Mancavano ancora i decreti ufficiali, ma le elezioni avrebbero dovuto tenersi nel periodo compreso tra il 15 aprile e il 15 giugno. La stessa situazione si era già vissuta lo scorso anno: come si ricorderà, a causa del lockdown di due mesi, le tornate elettorali furono rinviate a settembre così come avvenuto per il referendum sul taglio del numero dei parlamentari. Allora, per esempio, furono i sindaci Lillo Firetto per Agrigento e Carmelo Pace per Ribera ad amministrare e vivere qualche mese in più sullo scranno più alto del palazzo municipale. Oggi la situazione rischia di ripetersi, segno che l'emergenza sanitaria è tutt'altro che superata, anche a causa dei ritardi nel piano vaccinale.
Erano state già fissate al 2 maggio, invece, le elezioni per il comune di San Biagio Platani, sciolto per mafia e che aveva già subito un primo rinvio a candidature già presentate. Adesso si attende di capire cosa deciderà il Ministero dell'Interno. La vacatio politico-amministrativa per San Biagio Platani, dunque, rischia di prorogarsi ulteriormente. Per tutti i comuni coinvolti, i papabili candidati a sindaco e al consiglio comunale rischiano di non muoversi per tempo oppure troppo presto a seconda delle decisioni che prenderanno a Roma e, poi, a cascata a Palermo. L'auspicio è che il dubbio amletico sia dipanato nel più breve tempo possibile.