La conferma arriva oggi a conclusione di un incontro che Gervasio ha avuto al comune di Agrigento con il sindaco Lillo Firetto che, ovviamente, ha puntato l’attenzione sul San Giovanni Di Dio. Il commissario dell’Asp, come aveva fatto già ieri nel corso di una riunione con i rappresentanti della Uil, ha evidenziato di avere avviato l’iter di scorrimento delle graduatorie di concorsi pregressi e che si darà priorità assoluta all’area di emergenza con l’assunzione in tutta la provincia di 12 medici che dovranno tamponare i vuoti nei pronto soccorso, ma tra le strutture che vengono nettamente sottodimensionate rispetto alle dotazioni organiche approvate vengono citati gli ospedali di Canicattì e Agrigento. Nessun riferimento a Sciacca, il cui pronto soccorso da anni soffre una carenza di medici e infermieri a fronte della vasta utenza che fa riferimento al Giovanni Paolo II. E’ troppo presto per trarre conclusioni affrettate e parlare ancora una volta di visione “agrigentocentrica” della sanità. Probabilmente si parla degli ospedali dell’altro versante della provincia perché , oltre ai rappresentanti della Uil, il commissario ha incontrato il sindaco di Agrigento Lillo Firetto. Non rimane che attendere analogo incontro con i rappresentanti del territorio di Sciacca per capire come e quando si intendono affrontare le problematiche non solo del pronto soccorso del Giovanni Paolo II, ma anche degli altri reparti e le questioni relative alle manutenzioni, a cominciare dagli ascensori.