di somministrazione vaccinale all'interno del proprio distretto sanitario. Lo hanno chiesto all'ASP di Agrigento e all'assessore regionale al ramo Ruggero Razza i comuni di Bivona, Alessandria della Rocca, Cianciana e Santo Stefano Quisquina. Dopo una lunga fase di relativa tranquillità, infatti, il covid -19 sembra cominciare a diffondersi anche dentro le cosiddette comunità della montagna. I sindaci Milko Cinà per Bivona, Francesco Martorana per Cianciana, Giovanna Bubello per Alessandria della Rocca e Francesco Cacciatore per Santo Stefano Quisquina hanno già disposto la chiusura degli istituti scolastici cittadini per una settimana per limitare al massimo gli spostamenti ed i motivi di interconnessione personale, istituti che, ovviamente, sono già stati o saranno sanificati a breve. Secondo gli ultimi dati trasmessi dall'ASP, i casi di covid -19 a Bivona sono 6, 12 a Cianciana, 14 ad Alessandria della Rocca tra cui 5 bambini, 3 a Santo Stefano e 2 a San Biagio Platani.
A Cianciana, se il trend di casi in salita dovesse proseguire, il sindaco Martorana preannuncia ulteriori restrizioni come la chiusura degli esercizi commerciali, degli enti pubblici e privati e, se si renderà necessario, anche delle chiese.
Si tratta di territori dove le vaccinazioni vanno particolarmente a rilento, con gli Over 80 costretti a spostarsi verso lontani nosocomi ospedalieri come Agrigento, Licata e Sciacca.
Il sindaco di Alessandria della Rocca Giovanna Bubello ha già chiesto ufficialmente l'istituzione di un punto vaccinale per ognuno dei comuni montani, al fine di evitare disparità di trattamento ed assicurare a tutti pari opportunità di cure.
Comune capofila e sede del distretto sanitario della montagna è Bivona ed il sindaco Cinà, interloquendo con il manager dell'ASP di Agrigento Mario Zappia, nelle settimane scorse, aveva già chiesto di istituire quantomeno un punto vaccinale a Bivona dove tutti gli utenti del comprensorio potrebbero recarsi per essere vaccinati, ma ad oggi non si è smosso ancora nulla.