In tanti, anche stamattina, erano in coda al drive in dell’ospedale Giovanni Paolo II ( in larga parte contatti dei soggetti risultati positivi negli ultimi giorni) per poter effettuare il necessario tracciamento e cercare di bloccare la diffusione del virus. Ma anche i laboratori privati della città di Sciacca hanno dovuto far fronte alle tante richieste di potere effetturare il tampone. C’è nuovamente allarme in città a fronte dell’escalation di contagi che si è registrata in pochissimi giorni. Francesca Valenti torna a raccomandare prudenza, ma al momento esclude provvedimenti restrittivi. Intanto i pazienti Covid continuano a giungere al Giovanni Paolo II nonostante fosse stato annunciato dall’Asp che il reparto di medicina sarebbe tornato a svolgere la sua normale funzione e gli eventuali ricoveri di pazienti positivi sarebbero stati dirottati sul Fratelli Parlapiano di Ribera.