uno dei netturbini in servizio a Sciacca, che sulla sua pagina Facebook ha lamentato la mancata corresponsione, ad oggi, delle mensilità lavorate di gennaio e febbraio, con la prospettiva che anche il mese di marzo rischia di rivelarsi infruttuoso. Le ditte aggiudicatarie del piano ARO chiariscono a loro volta che il ritardo nel pagamento degli stipendi ai lavoratori è la conseguenza, a cascata, della mancata riscossione da parte loro delle fatture emesse nei confronti del comune di Sciacca. Una situazione che vede ancora una volta il sindacato intervenire per sostenere che l'anello debole della catena di un sistema che naturalmente non funziona non può essere il lavoratore. All'orizzonte c'è l'ennesima mobilitazione, anche se i lavoratori faticano a dichiarare lo sciopero, perché l'esercizio del diritto di sciopero ha comunque un costo, e rischiano di subire oltre al danno della mancata riscossione dello stipendio la beffa di rinunciare alla paga giornaliera.