Irosa, il Comitato di sindaci che richiede l'istituzione delle Zone Franche Montane ha incontrato la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. A guidare la delegazione il sindaco di Alessandria della Rocca Giovanna Bubello. La Presidente Casellati ha confermato la disponibilità a sostenere "il percorso giusto" che porterà all'approvazione del disegno di legge per l'istituzione delle Zone franche montane in Sicilia, "con l'auspicio che ciò avvenga nel più breve tempo possibile".
Questo è quanto è emerso al termine dell'incontro che si è svolto ieri a Roma tra la seconda carica dello Stato e una delegazione del Comitato. Successivamente la delegazione siciliana in missione a Roma ha incontrato anche il presidente della commissione Finanze e Tesoro del Senato, Luciano D'Alfonso, il quale ha assicurato «il suo apporto per attivare in Sicilia le Zone franche montane, nel solco di quanto già tracciato precedentemente dall'Ars». La questione riguarda anche 10 Comuni della provincia di Agrigento. Si tratta di Alessandria della Rocca, Naro, Lucca Sicula, Bivona, Santo Stefano Quisquina, Casteltermini, Caltabellotta, Cammarata, San Giovanni Gemini e Grotte. Per Giovanna Bubello: “Le zone franche montane possono porre le basi per investimenti imprenditoriali che possano portare un ritorno economico-finanziario ai 133 Comuni montani siciliani. Si tratta di un'iniziativa con una limitatissima dotazione finanziaria iniziale per incentivare la ripartenza dell'economia di questi territori. L'approvazione della legge sulle Zone franche montane siciliane potrebbe costituire la prima iniziativa del Parlamento nazionale che precede il Recovery Plan: quindi attuativa di una vera politica di coesione, rispondente alle oggettive situazioni di complessivo disagio delle zone montane nella maggiore isola, la Sicilia, dell'Unione europea».
L'obiettivo è quello di avere una fiscalità vantaggiosa, sgravi fiscali e tributari, che permettano di evitare lo spopolamento e aiutare le imprese delle aree interne.