il manager dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento Mario Zappia ha definito allarmanti i numeri riguardanti i casi positivi al Covid in provincia. Una situazione che, dal punto di vista del commissario, è inequivocabilmente legata alla circolazione della variante inglese, che, peraltro, colpisce i più giovani e, dunque, si è diffusa anche nelle scuole. Questo, per spiegare che malgrado gli aumenti dei ricoverati negli ospedali della provincia, la situazione dei posti letto continua ad essere ancora gestibile, anche se non mancano tra i ricoverati soggetti di età più bassa. È questo, anche se al "Giovanni Paolo II" di Sciacca i posti letto di medicina covid (compresi i posti di terapia subintensiva) sono tutti occupati.
Zappia ha poi fatto espresso riferimento alle zone rosse in provincia: Palma di Montechiaro, Raffadali e Sciacca.
In merito alla campagna di vaccinazione, zappia ha ricordato che sono 15 al momento i punti individuati nei diversi comuni per la somministrazione dei vaccini. Sono in corso, inoltre, le inoculazioni di vaccino a domicilio, ad opera delle Usca. Vengono effettuate, tra l'hub provinciale ricavato all'interno del locale del Palacongressi, sia negli altri punti vaccinali distribuiti nei vari comuni, 1.200 somministrazioni al giorno. Somministrazioni reduci da un rallentamento anche per la nota questione della sospensione momentanea dell'utilizzo del vaccino AstraZeneca.
"La vaccinazione - ha concluso Zappia - è l'unica soluzione per sconfiggere il virus. Se procederemo regolarmente con le somministrazioni la curva attuale si abbasserà".