Aumentano le zone rosse nell’isola e in provincia di Agrigento siamo al quarto comune, dopo Palma di Montechiaro, Raffadali e Sciacca. L’istituzione della zona rossa a Ribera si attendeva già da domenica scorsa, giorno in cui l’Asp di Agrigento e il sindaco Matteo Ruvolo hanno inviato la richiesta alla Regione a fronte dell’escalation di contagi che si era registrata la scorsa settimana e non non si arresta. Ribera, secondo il bollettino dell’Asp aggiornato a ieri sera, conta 103 attuali positivi, ma sono tante anche le persone in isolamento e in attesa del tampone molecolare. Da domani, dunque, anche Ribera entra in zona rossa con tutte le conseguenze ormai note, ossia il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, nonché per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza. È, altresì, consentito il transito per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni e servizi essenziali. Rimane, infine, consentito il transito, in entrata ed in uscita, per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico delle piante. In zona rossa è vietato anche circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico privato, all’interno del territorio comunale se non per comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attività non sospese. L’ordinanza di istituzione della zona rossa implica, inoltre, la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità, la chiusura delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità e dei centri commerciali e outlet. Rimangono aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. Nei giorni festivi è vietato l’esercizio di ogni attività commerciale, ad eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Rimane sempre consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento. La zona rossa, infine, comporta la chiusura di tutte le scuole, anche quelle private, ma il sindaco di Ribera aveva già adottato tale provvedimento con propria ordinanza. Le scuolesono chiuse già da lunedì.