di far ripartire praticamente da capo tutto l'iter per la costituzione della società consortile pubblica che, in teoria, avrebbe dovuto sostituire Girgenti Acque nella gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento. Su indicazione dei revisori dei conti, l'Aula “Sollano” ha dato il via libera allo statuto, ma con allegata la richiesta di modifica dell'articolo 35 e con la richiesta di avere ulteriori documenti formali e contabili. Il punto approvato in questa maniera, rende praticamente nulli tutti gli statuti già votati precedentemente dagli altri Comuni della provincia, e costringerà i vari consigli comunali a votare nuovamente oppure a richiedere l'intervento di un commissario regionale. Una sorta di ripartenza da zero che, oltre a far trascorrere altri mesi preziosi, potrebbe avere esiti tutt'altro che scontati, posto che il neo sindaco di Agrigento Franco Miccichè non si è detto particolarmente convinto sulla nascita di questa società consortile pubblica. Secondo i revisori dei conti agrigentini, dunque, servono più documenti per comprendere i reali effetti economici che, a lungo termine, la società consortile avrà sui Comuni. Si chiede, in pratica, di determinare preventivamente sia il piano economico della società consortile sia quanto il Comune dovrà mettere a bilancio per coprire eventuali perdite e garantire l'equilibrio economico-finanziario. Alla luce di questi fatti, c'è da capire quale direzione intenderà prendere l'Assemblea Territoriale Idrica.
E in queste ore, ovviamente, si è subito aizzata una polemica tutta agrigentina tra l'ex sindaco Lillo Firetto e l'attuale Franco Micciché, sulle considerazioni passate, presenti e future sulla questione servizio idrico integrato. L'Amministrazione in carica contesta alla precedente di non essere intervenuta per tempo modificando lo statuto o cercando di virare su un'altra forma di gestione mentre l'attuale opposizione si dice disinteressata a firmare un atto che prende tempo, senza cambiare nulla. Ora probabilmente sarà il commissario a decidere il da farsi, mentre il tempo passa.