da parte degli operai incaricati dalla gestione commissariale del Servizio Idrico Integrato per cercare di rimediare il piu' presto possibile ai problemi che si sono verificati nella regolarità della distribuzione idrica nella città di Sciacca negli ultimi giorni. Non hanno potuto più erogare neanche un litro di prezioso liquido, a causa del guasto ad una pompa di uno dei pozzi del Carboj, gli adduttori Santa Maria, Rocche Rosse e Mura di Vega. Traduzione: niente acqua, e in nessuna parte del perimetro comunale di Sciacca. Situazione poi ripristinata, così come si è appreso ieri sera. Anche lo stesso impianto del Grattavoli nei giorni scorsi aveva funzionato a singhiozzo per un altro problema tecnico capitato anche da quelle parti. Adesso la situazione si accinge a tornare a regime. Ma lo scenario dell'acqua a Sciacca, e non solo per la criticità delle ultime ore, è tutt'altro che pacifico. Stando a quanto si apprende, pare che Francesca Valenti sia stata costretta a monitorare personalmente minuto per minuto l'effettiva ripresa del servizio, e che solo nella tarda mattinata odierna abbia ricevuto la conferma definitiva dalla gestione commissariale di Girgenti Acque che l'erogazione idrica sarebbe ripresa con un incremento immediato di almeno 50 litri al secondo in più rispetto alla normale fornitura diretta in tutti i serbatoi di approvvigionamento. Obiettivo: rifornire adeguatamente tutta la popolazione, reduce da disservizi che hanno sicuramente messo a dura prova i nervi dei cittadini. Ma anche superando la criticità contingente collegata ai guasti, rimane sul tappeto il problema di una turnazione delle forniture idriche che nei giorni scorsi è stata nettamente rallentata, con un'erogazione che se normalmente avviene ogni 48 ore, è stata improvvisamente spostata a 72 se non, in qualche caso, addirittura a 96 ore. Allungamento dei tempi che, dicono da Girgenti Acque, è stato generato dai guasti tecnici. Si sospetta, tuttavia, che un certo quantitativo idrico venga dirottato per adduzione dalle fonti di Sciacca al territorio orientale della provincia. Nulla di illegale, naturalmente. Tuttavia, lo stesso sindaco ha ribadito che la solidarietà nei confronti degli altri comuni che hanno bisogno di acqua può scattare solo se e dopo sia stata garantita la regolare fornitura nei confronti della popolazione saccense. Un tema che subito dopo Pasqua dovrà essere ripreso e chiarito, visto che questa è una criticità che la città si trascina da diversi anni, e che ha visto puntualmente tutti i sindaci che si sono avvicendati negli ultimi 20 intervenire per difendere l'acqua saccense.