Rischio che viene paventato oggi dalla Cgil, in un comunicato stampa a firma del segretario provinciale Massimo Raso e del responsabile locale Franco Zammuto, dopo la notizia della convocazione, martedì prossimo a Palermo, del sindaco di Sciacca da parte dell'assessore regionale all'economia Alessandro Baccei.
Cii saremmo aspettati ed abbiamo sollecitato anche altre volte l’avvio di un confronto ed un coinvolgimento ampio, reale e pubblico sulla vicenda, scrivono i due sindacalisti che esprimono perplessità sulla reale capacità del Comune di Sciacca di gestire questa importante fase.
Il problema, aggiungono, non è affatto tecnico (la predisposizione del bando) ma politico: occorrerebbe avere la capacità di mettere attorno ad un tavolo gli operatori nazionali ed esteri del mercato del turismo termale cui “offrire” questo pacchetto Terme , suscitare manifestazioni di interesse per poter scegliere tra quelle che presentano un piano industriale che maggiormente contempera le esigenze di lavoro e di sviluppo per questa nostra zona e comprendere quale livello di turismo si vuole intercettare. Per la Cgil, la riapertura e il rilancio delle terme possono davvero costituire uno straordinario volano occupazionale e di crescita, a condizione che si abbiano idee chiare, si coinvolgano le necessarie personalità e si punti in alto. Per avviare questo processo il sindacato ritiene che non ci sia ulteriore tempo da perdere e che venga immediatamente aperto un confronto.
Sulle due diverse ipotesi di approfondimento, quella del tavolo tecnico politico dei consiglieri 5 Stelle da un lato o la commissione speciale proposta dai consiglieri del centrosinistra dall'altro, la Cgil ritiene che sia una classica questione di lana caprina.