da oggi è stata riaperta la piattaforma di prenotazione per le persone con più di 80 anni e quelle estremamente vulnerabili, ossia con diverse e gravi patologie.
Le prenotazioni per queste due categorie si erano fermate per l’indisponibilità delle dosi che rimane il problema fondamentale della campagna di vaccinazione anti covid. E, infatti, nonostante da oggi sia nuovamente possibile richiedere l’appuntamento, non è detto che si riesca ad ottenerlo. Stamattina, ci è stato segnalato, che le prenotazioni venivano accettate in tutta l’isola, tranne che nelle province di Agrigento e Ragusa. Le prenotazioni sono strettamente legate alle dosi di vaccino Pfizer per cui occorre riprovare per trovare la disponibilità all’appuntamento con la somministrazione.
E’ possibile prenotare attraverso la piattaforma della struttura commissariale nazionale, gestita da Poste Italiane, prenotazioni.vaccinicovid.gov.it o il portale regionale www.siciliacoronavirus.it. Oltre alla modalità online, è a disposizione degli utenti il call center dedicato – telefonando al numero verde 800.009.966 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 (esclusi sabato e festivi). Si può prenotare anche attraverso i 687 sportelli Postamat e tramite il canale costituito dai portalettere di Poste Italiane che possono inserire in agenda gli appuntamenti richiesti dai cittadini appartenenti alle categorie ammesse alla vaccinazione.
Oltre ad over 80 e persone vulnerabili, proseguono inoltre le prenotazioni per gli altri target, ossia per i cittadini compresi nella fascia di età dai 70 ai 79 anni, per il personale scolastico e forze dell’ordine, per i quali è prevista la somministrazione del vaccino AstraZeneca. La conseguenza di quanto è successo negli ultimi giorni, con l’ultima novità di ieri della raccomandazione dell’uso preferenziale di questo vaccino alle persone sopra i 60 anni, ha prodotto una serie di rinunce. Si è arrivati anche in provincia di Agrigento al 70 %. Un ulteriore batosta per una campagna di vaccinazione che, invece di decollare come era nelle previsioni, sta sempre più segnando il passo. Le dosi di AstraZeneca rischiano di rimanere in frigo e pare che il Presidente della Regione Musumeci, che ha assunto la delega alla Salute dopo l’inchiesta sui presunti dati Covid truccati nella quale è indagato Ruggero Razza, sia orientato a chiedere al governo nazionale una deroga per anticipare il prossimo target di AstraZeneca (i cittadini di età compresa fra i 60 e i 69 anni), per non correre il rischio di sprecare le fiale già ricevute.