Le ditte Bono Sea e Sam, appaltatrici del servizio di raccolta, smaltimento e differenziazione dei rifiuti a Sciacca ha annunciato la sospensione di ogni attività già per lunedì prossimo. Ha accumulato un credito più che consistente nei confronti di Sogeir. La nota è indirizzata a questo punto, anche nei confronti del Comune di Sciacca, per il quale gestisce il piano ARO da alcuni mesi. Una decisione che giunge al culmine di numerose richieste di pagamento di quelli che vengono definiti "ingentissimi" corrispettivi maturati per i servizi già resi. L'ultima di queste note risaliva al 23 agosto. Situazione, quella aziendale, definita "ingestibile, intollerabile e catastrofica" per un'impresa che dichiara di essere finita sull'orlo del baratro della propria attività aziendale a causa della mancata percezione dei corrispettivi; mancata percezione che sta provocando un vero e proprio collasso economico/finanziario (mancati pagamenti di imposte, tasse, stipendi, e contributi previdenziali ed assistenziali, etc). Non riusciamo più a garantire i servizi commissionati per causa imputabile esclusivamente alla inerzia della Committente ed ai mancati pagamenti, dice ancora l'appaltatore. Si danno altri tre giorni di tempo, dopodiché le attività saranno sospese. Tutto sarà sospeso: dal servizio di selezione e recupero dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata al prelievo, trasporto ed avvio al recupero dei rifiuti ingombranti nei comuni dell'Ato Ag1, nonché il servizio di tritovagliatura presso la discarica di Sciacca sita nella C/da Saraceno/Salinella. Tritovagliatore necessario ed insostituibile per la sopravvivenza dell discarica. Si chiedono misure urgenti e improcrastinabili per evitare il blocco delle attività ed emergenze igienico sanitarie. Non si esclude a questo di valutare l'adozione di urgenti azioni giudiziali preordinate alla tutela delle proprie ragioni. L'assessore Mandracchia stamattina è corso ai ripari convocando le parti, nel tentativo di scongiurare l'interruzione del servizio. Ma l'emergenza rifiuti è tornata ieri in primo piano dopo la conferenza stampa dei rappresentanti di Mizzica, per i quali il piano Aro non starebbe funzionando. "È all'amministrazione che abbiamo chiesto l'istituzione di un tavolo di confronto, non al rappresentante della ditta", precisa oggi Fabio Termine.