Il presidente della Regione Nello Musumeci ha
autorizzato il direttore generale dell’Asp ad attivare con immediatezza i nuovi venti posti letto per far fronte a eventuali esigenze legate al Covid nell’Isola.
Si tratta di dieci posti di terapia intensiva ed altrettanti di sub intensiva, previsti nel piano regionale di potenziamento della rete ospedaliera in Sicilia. Covid Hospital di Ribera sempre più operativo, dunque, dopo un iter piuttosto lungo, con i lavori che erano iniziati nel novembre dello scorso anno. Il presidente Musumeci ha evidenziato l’impegno profuso in favore della struttura individuata già nel giugno del 2020 come quella da utilizzare prevalentemente per far fronte all’emergenza sanitaria in provincia di Agrigento.
L’azienda sanitaria provinciale ha realizzato le opere murarie e gli impianti fissi, mentre tutte le attrezzature sono state fornite con il supporto della Struttura commissariale per l’emergenza Covid. La realizzazione dei nuovi posti letto, ha evidenziato il governatore della Sicilia, è risultata abbastanza complessa perché i serbatoi e l’impianto dei gas medicali erano stati sequestrati dalla magistratura in quanto in alcuni reparti dell’ospedale non esistevano le condutture di distribuzione.
In buona sostanza, il presidio di Ribera era sprovvisto di un impianto funzionante, al quale si sopperiva con l’impiego delle bombole di ossigeno. L’impegno dell’Asp, ha aggiunto Musumeci, è stato decisivo per risolvere il problema, consentendo, così, l’avvio dei lavori e, adesso, l’utilizzo dei posti letto. Sono complessivamente 60 i posti letto realizzati al Fratelli Parlapiano.
Proprio nel momento in cui il Covid Hospital di Ribera diventa operativo, monta la polemica sul pronto soccorso e sulla decisione, al momento, di accogliere soltanto i pazienti positivi o sospetti positivi. I consiglieri di minoranza Caternicchia, Inglese, Mulè e Tortorici parlano di impegni disattesi e di ospedale che è ormai diventato esclusivamente Presidio Covid. I riberesi e i cittadini di tutto il comprensorio si ritrovano senza Pronto Soccorso, scrivono e tutto ciò si aggiunge alla già preoccupante diffusione del virus a Ribera. Non è il momento di sollevare polemiche o di rivendicare posizioni assunte nei mesi scorsi sul futuro dell’Ospedale, aggiungono i consiglieri di opposizione che ritengono però indispensabile trovare le soluzioni per garantire che il Pronto Soccorso e gli altri indispensabili servizi dell’ospedale Fratelli Parlapiano siano al servizio di tutti i cittadini e non solo dei pazienti Covid. Una decisione, quella di limitare l’accesso al pronto soccorso solo ai soggetti con sospetta o accertata positività al Coronavirus che ha portato il sindaco Matteo Ruvolo a chiedere un incontro urgente al commissario dell’Asp e al direttore del presidio ospedaliero per avere contezza degli interventi che dovranno essere attuati per diversificare i percorsi e fare in modo che il pronto soccorso dell’ospedale sia al servizio di tutta l’utenza, anche di chi non è positivo al Covid. La soluzione adottata deve essere momentanea e il pronto soccorso tornare nella piena operatività, dice Matteo Ruvolo, anche nella prospettiva di un ospedale che dovrà diventare il punto di riferimento, nel territorio, grazie agli investimenti fatti e alla futura attivazione del reparto di malattie infettive.