di Castelvetrano e monta la protesta da parte di istituzioni, comitati e associazioni. La chiusura del reparto di pediatria e ginecologia dell’ospedale di Castelvetrano è stata decisa dall'ASP di Agrigento. Personale e macchinari sarebbero già sulla via del trasferimento presso l'ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, distante quindici minuti di autostrada. Secondo Paolo Zappalà, commissario straordinario dell'ASP di Trapani, si tratta di una decisione temporanea dovuta alla mancanza di medici pediatri: a Castelvetrano dovrebbero essere in nove, invece ne sono presenti cinque. A Mazara del Vallo, invece, dovrebbero essere in otto, invece sono soltanto in due. I pediatri in pianta organica a Castelvetrano, quindi, sono stati spostati a Mazara, trasferendo di fatto l'intero reparto, il tutto, secondo Zappalà, nell'ottica di una maggiore sicurezza in caso di urgenze per le partorienti grazie alla maggiore vicinanza dell’”Abele Ajello” all’ospedale di Marsala.
Nonostante le rassicurazioni ufficiali, è difficile per i castelvetranesi non pensare a tagli e ad un riordino al ribasso del loro piano sanitario, specie nell'attuale periodo pandemico.
Veementi le reazioni. Il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano ha fatto appello a tutti i sindaci della Valle del Belice per difendere il punto nascite in tutte le sedi, Alfano ha cercato di avere un colloquio urgente, anche in videoconferenza, con il presidente della regione siciliana Nello Musumeci, ma senza riuscirci. Già nella giornata di ieri è sorto un sit in spontaneo di protesta dinanzi l'Ospedale di Castelvetrano. Un cittadino di Campobello di Mazara ha già avviato con enorme successo una raccolta firme per scongiurare il trasferimento del reparto, mentre alcuni sindaci hanno firmato un esposto presentato alla Corte dei Conti. In merito al problema della carenza di personale medico, il sindaco di Castelvetrano Alfano ha rivolto un appello ai pediatri del territorio: “Date la vostra disponibilità per colmare le difficoltà che l’ospedale dice di avere”.
Stando ai dati, confermati dal Comitato di protesta, è vero che il nosocomio di Castelvetrano non raggiunge la soglia dei 500 parti all'anno per come stabilito dal decreto Balduzzi, ma non li raggiunge nemmeno l'ospedale di Marsala. “Perché non chiudono entrambi allora”, si chiedono?
Il Partito Democratico di Castelvetrano chiede di accorpare i reparti di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria su Castelvetrano, ospedale più vicino allo svincolo autostradale e dotato di elisoccorso, che garantisce un collegamento più rapido con le HUB di riferimento.
Il sindaco di Partanna Nicola Catania, infine, invoca la permanenza del punto nascite a Castelvetrano, ma al tempo stesso mette sul piatto anche la questione della sicurezza. “Bisogna capire se fare una protesta tanto per farla – ha aggiunto Catania - in modo da avere lì un punto nascita in qualsiasi modo, oppure protestare per un punto nascita che metta nelle condizioni tutti i nostri concittadini di potersi ricoverare in ospedale a Castelvetrano e partorire in tutta sicurezza”.
Ad intervenire anche Ezio Ferraro, operatore sanitario ed ex candidato a sindaco di Menfi.