quello della legittima pretesa puntualità dei pagamenti dello stipendio da parte degli operatori ecologici dipendenti delle due ditte appaltatrici del piano Aro. È a seguito di numerosi segnali di insofferenza che nelle scorse ore il segretario generale della Cgil Funzione Pubblica di Agrigento Enzo Iacono ha scritto a Francesca Valenti chiedendo un autorevole intervento da parte del sindaco per risolvere quello che viene definito "l'annoso problema dei ritardi nel versamento delle spettanze mensili, allo scopo di ridare la giusta serenità e sicurezza nel lavoro". Una richiesta che parte dalla premessa che i lavoratori dipendenti e distaccati presso le società Bono e Sea non percepiscono puntualmente le spettanze mensili. L'accusa della Cgil alle aziende è di non avere mai rispettato la scadenza fissata all'interno del contratto nazionale di lavoro, che per la categoria di lavoratori interessata prescrive proprio che le spettanze devono essere versate tra il 27 e l'ultimo giorno del mese a cui si riferisce la retribuzione. Ma non è tutto: Iacono precisa che il pagamento delle spettanze è la precondizione per assicurare ai cittadini un servizio efficace ed efficiente. Un modo per evidenziare che la qualità del servizio dipende dalla soddisfazione dei lavoratori. "La mancata osservanza delle regole contrattuali - ricorda Iacono - è motivo di risoluzione contrattuale". Nei giorni scorsi al nostro Telegiornale l'assessore competente Michele Bacchi, a nome del comune di Sciacca, aveva evidenziato che sono necessari alcuni giorni di tempo agli uffici finanziari prima di potere liquidare le fatture spiccate dalle ditte appaltatrici del servizio rifiuti. Una risposta alle predette aziende le quali continuano a subordinare il problema della puntualità nei pagamenti degli stipendi agli operai alla regolare riscossione da parte del comune. Un aspetto, quest'ultimo, su cui però la Cgil non esita a criticare le ditte, e più di una volta Enzo Iacono si è domandato dove sia la capacità finanziaria dell'azienda, prevista come parametro essenziale nell'assunzione della responsabilità del servizio. In ogni caso l'amministrazione ha assunto l'impegno ad accelerare i tempi, pur chiedendo a Bono e Sea di garantire le scadenze coi propri dipendenti, ritenendo che evidentemente questo sia possibile almeno attraverso delle anticipazioni bancarie, garantite dalle fatture emesse. Insomma: i lavoratori sono insoddisfatti, e se si accumulano già soltanto due mensilità non nascondono che questo genera nella loro vita dei problemi specifici.
Un tema, quello dei rifiuti, che è delicato sul fronte della gestione degli impianti. Un argomento di respiro regionale, che nelle scorse ore ha registrato l'annuncio dell'avvio delle procedure da parte dell'esecutivo Musumeci per trasferire la spazzatura al di fuori della Sicilia. D'altronde, i continui "niet" opposti da più parti alla realizzazione di impianti di trasformazione dei rifiuti, non possono non avere delle conseguenze. Sul tema è intervenuto il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giampiero Trizzino, per il quale siamo di fronte alla mancanza di una politica regionale seria, in un contesto nel quale a giorni le discariche saranno totalmente sature, fatto questo rivelatore di come l'aumento della percentuale di differenziata raggiunto da tanti comuni di fatto non sia servito a niente. Il ricorso al trasferimento dei rifiuti indifferenziati dà, per Trizzino, la misura della gravità della situazione e svela a tutti i siciliani che questo governo ha fallito nel tentativo di risolvere la piu' grande emergenza in cui, da troppi anni, versa la Sicilia.