Se lo domanda il vice presidente della commissione Sanità dell'ARS Carmelo Pullara, che parla apertamente di "una cosa illogica". Il parlamentare regionale agrigentino sostiene che forse bisognerebbe introdurre il test sierologico obbligatorio ai 30 giorni dalla somministrazione della seconda dose del vaccino, e successivamente ai 3 mesi, ed a seconda del risultato, quindi della carica di anticorpi sviluppata, ripeterlo a 6 o 9 mesi per valutare una ulteriore somministrazione ed utilizzare la tessera sanitaria per tracciare le informazioni sul vaccino ricevuto.”