e l'assessore regionale all'economia Alessandro Baccei che dovrebbe portare al processo di riunificazione del patrimonio termale presso la Regione Siciliana e successivamente alla concessione dei beni al Comune di Sciacca. Sulla questione interviene oggi anche il deputato regionale Matteo Mangiacavallo. “Ho sentito i funzionari della Regione che dicono di avere tutto pronto – dichiara l'esponente del Movimento 5 Stelle – anche se, a mio avviso, prima di chiudere la partita del ricongiungimento dei beni termali, ci sono diverse carte da mettere a posto, soprattutto se si vogliono fare le cose per bene. Ho l’impressione , aggiunge, che l’Amministrazione regionale, che ha visto sempre le Terme di Sciacca come un problema e mai come una risorsa e che le ha chiuse a Marzo 2015, ora se ne voglia liberare per intestarsi un tanto ridicolo quanto squallido risultato politico.” Insomma, pur ammettendo di avere lavorato in questi anni per arrivare a questo passaggio, il parlamentare regionale saccense esprime tutta una serie di perplessità in relazione anche alle capacità dell'ente locale, il Comune di Sciacca, di gestire la complessa fase che dovrà portare alla pubblicazione del bando e all'affidamento in gestione delle strutture. Una cosa è certa, aggiunge Matteo Mangiacavallo, se la Regione dovesse tener fede, per una volta, ai tempi che si è data, sarà una “palla avvelenata” quella che Baccei lancerà dritta al Comune di Sciacca. Intanto il parlamentare auspica che venga approvata in consiglio la mozione presentare dai consiglieri 5 Stelle finalizzata all'istituzione di un tavolo tecnio politico per arrivare alla stesura del bando per l'affidamento in gestione delle Terme. A questa si è aggiunta la proposta del centro sinistra di una commissione speciale sulle Terme. Saranno discusse entrambre nel corso della prossima seduta consiliare che dovrebbe essere convocata, secondo quanto stabilito ieri in conferenza dei capigruppo, martedì 19 settembre