l’accesso al pronto soccorso dell’ospedale di Ribera, la vicenda è approdata oggi in commissione salute dell’ARS, presieduta dalla parlamentare Margherita La Rocca Ruvolo. E’ stato il sindaco di Ribera nei giorni scorsi a sollecitare l’audizione in commissione per spiegare le ragioni di un territorio, ha dichiarato Matteo Ruvolo, che non intende rinunciare al pronto soccorso del Fratelli Parlapiano, nonostante lo preveda già da anni il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in Sicilia. La svolta è arrivata con l’attivazione del Covid Hospital a Ribera e la manifestata preoccupazione della possibile commistione tra pazienti Covid e no Covid nell’accesso ai locali del pronto soccorso. Era stato proprio il sindaco Ruvolo a evidenziare il rischio non essendo stati previsti percorsi diversificati. Nel giro di poche ore era arrivata la direttiva dell’Asp con l’accesso al pronto soccorso limitato esclusivamente ai sospetti o accertati casi di positività al covid anche al fine dell’eventuale e successivo ricovero nel reparto di degenza ordinaria. Per tutte le altre necessità, aveva dichiarato il commissario Mario Zappia, si dovrà fare riferimento al pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca, peraltro più attrezzato a far fronte alle urgenze. A Ribera è stato comunque assicurato un punto di primo intervento per i casi meno gravi. Eppure non sono mancate le polemiche politiche con il sindaco che ha chiesto e ottenuto l’audizione oggi in
commissione salute dell’Assemblea Regionale Siciliana. Tutto ciò nel momento in cui il Covid Hospital di Ribera è diventato una realtà e una struttura di eccellenza per il territorio, come ha dichiarato il responsabile dell’ASP.
All’attivazione dei primi 16 posti letto della degenza ordinaria, ha fatto seguito quella della subintensiva con 10 posti letto e si attende nelle prossime ore il via libera anche per la terapia intensiva. A quel punto la struttura sarà pienamente operativa.
Intanto sono ore di attesa a Ribera anche in relazione alle restrizioni ormai in vigore da parecchie settimane, con la zona rossa che dovrebbe cessare da venerdì 23 aprile. Domani, peraltro, scade anche l’ordinanza di chiusura delle scuole.