Poste Italiane aveva negato il rimborso dei buoni fruttiferi settennali da lui acquistati nel 2002 (per un valore di 11.500 euro) perché - a detta di Poste Italiane - prescritti, essendo trascorsi 10 anni dalla loro data di scadenza, fissata nel 2009. Di fronte all'obiezione di Poste Italiane l'uomo ha fatto di fronte all'Arbitro Bancario Finanziario per vedersi riconosciuto il proprio diritto ad ottenere il rimborso delle somme investite oltre gli interessi. A rappresentarlo sono stati gli avvocati amministrativisti Girolamo Rubino e Alessio Costa, che hanno evidenziato come il decennio per la prescrizione non coincideva con il giorno della scadenza del titolo (31 dicembre 2009) ma con quello entro il quale si sarebbe avuto il diritto a chiedere il rimborso (ovverosia il 31 dicembre del 2019). L'Abf ha accolto questo ricorso, condannando Poste Italiane sia al pagamento dei buoni fruttiferi postali oltre alle spese legali.