il Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca ha inviato al Ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, una relazione tecnica sotto forma di progetto di massima predisposta dallo stesso Comitato Civico, con la descrizione dei lavori necessari per la riqualificazione degli immobili e degli impianti relativi al complesso termale di Sciacca, gravemente compromessi da oltre sei anni di chiusura e mancata manutenzione o addirittura mai entrati in funzione.
Il Comitato Civico aveva già in precedenza inoltrato specifica proposta di rilancio del termalismo siciliano nell’ambito dell’iniziativa “SUD - Progetti per ripartire” promossa dallo stesso Ministro Carfagna. Richiesta, finalizzata ad ottenere parte delle risorse europee del Recovery Plan che saranno destinate alla Sicilia e che aveva registrato l’adesione dei deputati regionali Michele Catanzaro, Margherita La Rocca e Matteo Mangiacavallo,del parlamentare nazionale Rino Marinello e dei Sindaci di Sciacca, Menfi, Ribera, Santa Margherita di Belice, Montevago, Sambuca di Sicilia, Caltabellotta e Burgio. Preso atto che l’amministrazione comunale preferiva affidarsi a una non meglio precisata iniziativa promossa da FEDERTERME per reclamare attenzione sul termalismo italiano, abbiamo fatto leva sulla disponibilità di professionisti che condividono le nostre ragioni, precisa oggi il Comitato Civico di Sciacca, e grazie a loro è stato predisposto un progetto di massima per la riqualificazione
del patrimonio termale saccense con l’elenco dei lavori necessari per la manutenzione straordinaria, ristrutturazione ed entrata in funzione degli immobili e degli impianti. E’ stata stimata in 25 milioni di euro la spesa necessaria. Nella relazione vengono ribadite le motivazioni che rendono importante il rilancio della filiera termale siciliana che sono insieme di carattere economico, occupazionale e sociale, per l’insostituibile funzione di destagionalizzazione del turismo che un rinnovato termalismo della salute e del benessere potrebbe garantire.