ma la realtà è assai più problematica.Lo si è visto già ieri e anche stamattina all’ospedale di Sciacca. Stiamo parlando della decisione del governo regionale di estendere l’iniziativa degli open weekend, ossia di prevedere che tutti i giorni e in tutti i centri di somministrazione dei vaccini le categorie ammesse, ossia gli over 80, gli estremamente vulnerabili e i cittadini di età compresa tra i 60 e i 79 anni possano presentarsi anche senza prenotazione e vaccinarsi. Una iniziativa chiaramente rivolta ad accelerare la campagna di vaccinazione in Sicilia, per le categorie ammesse in questa fase, a fronte di due fattori determinanti. Da un lato l’arrivo, finalmente, di significative dosi di vaccini, dall’altro le rinunce o le carenti prenotazioni che si registrano soprattutto nella fascia di età tra i 60 e i 79 anni, in pratica quelli per i quali è previsto il vaccino AstraZeneca. Il problema è che dalle direttive alla realtà la situazione cambia. E così, mentre gli hub provinciali sono sicuramente più attrezzati ( sia in termini di dosi disponibili, sia di personale) ad accogliere quanti si presentano senza prenotazione, più complicata la gestione di un prevedibile e notevole afflusso di gente in tutti gli altri centri vaccinali. E’ quanto è successo ieri, ad esempio, a Sciacca nella prima giornata in cui era possibile effettuare il vaccino senza prenotazione. Si è fatto il possibile per soddisfare le richieste, evidenziano i responsabili del servizio, ma la direttiva della Regione si scontra comunque con la capacità del centro vaccinale all’ospedale Giovanni Paolo II, di cui uno dedicato alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, l’altro a Pfizer. E’ chiaro che la vaccinazione senza prenotazione, ci hanno riferito, ha comunque un limite che non può essere oltrepassato nella nostra struttura. A Sciacca, insomma, non si potranno garantire più di 300 somministrazioni giornaliere, tra quanti sono prenotati e quanti possono accedere anche senza prenotazione. Il rischio, altrimenti, è quello di generare il caos difficile da gestire anche con la presenza di volontari della Croce Rossa e forze dell’ordine. Insomma, la Regione decide e annuncia una iniziativa, comunque importante ancorchè finalizzata ad incrementare le vaccinazioni nell’isola, ma nella realtà c’è poi da gestire l’eventuale afflusso di gente avente diritto che vuole vaccinarsi. Insomma, inizia ad emergere l’esigenza di avere a disposizione nuovi e grandi centri di vaccinazione, rispetto a quelli attualmente disponibili, soprattutto se la Regione decide di incentivare le vaccinazioni eliminando anche il sistema della prenotazione. Sono stati già individuati altri 17 hub in tutta l’isola, uno dei quali a Sciacca alla casa albergo per anziani presso il quale si prevedono 700 somministrazioni giornaliere. Bisogna fare in fretta, soprattutto adesso che i vaccini arrivano.