per la protesta dei sindaci agrigentini contro il Recovery Plan, per incontrare i vertici dell’Inail sulla questione Terme di Sciacca per la quale la Regione Siciliana aveva annunciato nel dicembre dello scorso anno l’avvio di una interlocuzione con l’Istituto Nazionale per le Assicurazioni e Infortuni sul Lavoro. “La Direzione Centrale dell’INAIL ha fatto finalmente chiarezza ed ha confermato l’interesse per il patrimonio termale di Sciacca – hanno commentato a margine dell’incontro il deputato Catanzaro e il Sindaco Valenti - ma ha pure riferito del silenzio della Regione Siciliana nel dare seguito ad un dialogo che sarebbe cominciato nel 2020 e che il Presidente Musumeci definiva “una grande opportunità per ulteriori investimenti a Sciacca e Acireale”. Abbiamo ottenuto da INAIL un altro po' di tempo per definire meglio il percorso e per capire qualcosa in più rispetto agli annunci del governo regionale, ma è chiaro che non possiamo permettere che sia l’ennesima occasione persa, ha commentato il parlamentare regionale del Pd che torna a manifestare il dubbio che tutto sia fermo e rimanga bloccato a Sciacca in attesa che venga definita la più complessa situazione delle Terme di Acireale. Insomma, l’interesse dell’Inail c’è, è stato confermato anche ieri dai vertici dell’Istituto che però hanno riferito di essere in attesa di ulteriori e concrete azioni da parte del Governo regionale.L’impressione, ha commentato il sindaco Francesca Valenti, è al momento di una situazione di stallo che, spero, si sblocchi presto per il recupero e il rilancio delle terme di Sciacca. Sindaco che ritiene non si possa e si debba più attendere e che non sono tollerabili annunci e rinvii. Di più. Per Francesca Valenti è il tempo di un serio e concreto progetto di rilancio, quello che definisce oggi un ‘recovery plan’ regionale dedicato alle Terme di Sciacca. Immediata la reazione a questa dichiarazione da parte del Comitato Civico Patrimonio Termale. La proposta di inserire le Terme di Sciacca nel Recovery Plan c’è già, ha fatto notare Nino Porrello, supportata da un progetto di massima che stima in 25 milioni di euro i fondi necessari alla riqualificazione delle strutture saccensi. Un progetto che il Comitato ha trasmesso tramite la piattaforma “Sud - Iniziative per ripartire” con in calce le firme del sindaco di Sciacca, degli altri sindaci del territorio e dei parlamentari.