coordinate dall’Associazione Zone Franche Montane, che si raduneranno in piazza di Montecitorio a Roma, dalle ore 9,00 alle 13,00 per sensibilizzare la deputazione di Camera e Senato ad esitare la Legge obiettivo approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana il 17 dicembre del 2019, quella per il riconoscimento delle Zone Franche Montane.
L’Associazione Zone Franche Montane e i sindaci incontreranno, inoltre, i capigruppo di Senato e Camera. La legge del Parlamento regionale siciliano sulle Zone Franche Montane all’esame del Parlamento nazionale per la definitiva emanazione, intende costituire un incentivo alle attività imprenditoriali già sul territorio e a quelle che vi si vorranno insediare, con agevolazioni fiscali e previdenziali temporanee, per compensare l’oggettivo e complessivo degrado economico subito dai territori montani siciliani.
Il supporto finanziario, ha evidenziato Vincenzo Lapunzina coordinatore dell’associazione -nella fase di avvio della iniziativa, avverrà con risorse che lo Stato metterà nella disponibilità della Regione Siciliana, a regime,invece, con le risorse proprie della Regione. La legge, inoltre, è compatibile con le disposizioni europee sul regime degli aiuti di stato ed è attivabile, senza previa notifica alla Commissione Europea. È scritta nel solco delle Next Generation EU, privilegiando l’iniziativa privata quale volano per una effettiva ripresa economica».
L'Associazione Zone Franche Montane Sicilia riunisce 133 Comuni delle nove province siciliane, che insistono al di sopra dei 500 metri sul livello del mare e con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. Costituita formalmente nel 2021, è impegnata già dal 2015 nella promozione dello sviluppo dell'economia e per la cultura d'impresa delle Terre alte di Sicilia. Si batte per l'attuazione della Fiscalità di sviluppo, una norma di politica economica a difesa del diritto di residenza nelle aree di montagna per scongiurare il declino umano e sociale che interessa le “terre alte” dell’Isola.“Non siamo nati per errore sulle montagne siciliane. La fiscalità di sviluppo, rivendicano, è essenziale per frenare la desertificazione imprenditoriale e umana.