che con i suoi vertici regionale e provinciali ha deciso di attuare, a partire da giovedì 6 maggio, lo sciopero della fame. Iniziativa scattata dopo gli assembramenti di Milano (in piazza Duomo) di tifosi che festeggiavano lo scudetto dell'Inter. Denunciano che oltre al danno il settore commerciale rischia di subire la beffa. L'unico modo per dare un segnale è protestare in maniera dignitosa, civile ma rivendicando con forza i diritti. "Qui - si legge in un documento firmato dal presidente regionale Gianluca Manenti e da quelli di Catania Pietro Agen, di Trapani Pino Pace e dal presidente regionale Fipe Sicilia Dario Pistorio - ci sono operatori economici che non sanno più come fare per andare avanti, per mantenere le proprie famiglie. E poi assistiamo ad assembramenti di massa come quelli di ieri a Milano, e anche in altre piazze italiane, che rappresentano uno schiaffo per tutti noi”. Preoccupazione e malumore sono i sensi manifestati oggi per le incertezze sulle riaperture e su una prospettiva che rischia di peggiorare dopo gli assembramenti di domenica scorsa.