per sostenere i nuovi poveri determinati a causa dalla pandemia da covid -19, i senza tetto e il mondo del volontariato. A renderlo noto il governatore Nello Musumeci e l'assessore regionale alle politiche sociali Antonio Scavone.
I 17 milioni saranno trasferiti ai 55 distretti socio sanitari dell'Isola con l'obiettivo di un aiuto immediato al disagio ed un sostegno al generoso mondo del volontariato.
In particolare, i distretti socio sanitari siciliani utilizzeranno queste risorse, sia per la gestione di servizi rivolti alla grave marginalità adulta che per la lotta all'esclusione sociale, garantendo il mantenimento dei servizi di base ed essenziali alle persone senza fissa dimora gestiti in forma diretta dai servizi sociali dei comuni o da enti del volontariato che operano nel territorio da almeno 5 anni.
«Il 50 per cento di questi 17 milioni – dichiara l'assessore Scavone - sono destinati agli enti del volontariato. Mi riferisco, per citarne alcuni, all'associazione Speranza e Carità di Biagio Conte a Palermo, alla Caritas, all'associazione Banco Alimentare o alla comunità di Sant'Egidio a Catania, ma anche a tutte le altre associazioni, e sono tante, che in questo anno di pandemia sono state il primo presidio per gli emarginati e i cosiddetti "nuovi poveri". Il sistema del volontariato ha dato un grande supporto in questo periodo di grave emergenza sociale, ma senza un aiuto concreto delle istituzioni, rischia di non potere più continuare nella sua azione» .
I 17 milioni si aggiungono ai 100 che il governo Musumeci ha messo in campo per venire incontro alle famiglie per l'acquisto di beni di prima necessità, in particolare quelli alimentari, ma anche per il pagamento delle utenze. L'obiettivo è garantire la fornitura di servizi essenziali a chi oggi è in grande difficoltà economica, tra questi anche molti che prima della pandemia non avevano mai avuto problemi di questo tipo.